Nel pomeriggio di sabato 24 maggio, alcuni rifugiati provenienti da Ucraina, Gambia, Camerun e Costa d’Avorio – Natalia, Fantali, Mohamed, Martin, Giovanni, Mohamed, Gibril e Kalilou – hanno incontrato la comunità di Torano, frazione di Borgorose. Con loro, le operatrici Antonella, Francesca, Chiara e Simona del progetto SAI “Il Samaritano” e della Migrantes diocesana.
È stato un momento semplice e autentico, in cui i giovani ospiti si sono sentiti accolti al punto da condividere con sincerità le ragioni che li hanno spinti a lasciare il proprio Paese. Hanno raccontato del viaggio lungo e incerto, della paura di non farcela, della preghiera che ha sostenuto i loro passi restituendo forza e speranza. E poi il pensiero costante verso chi è rimasto indietro, il desiderio di essere per loro un sostegno attraverso il lavoro e le opportunità trovate qui.
La comunità di Torano ha risposto con ascolto partecipe, raccontando a sua volta l’esperienza di accoglienza delle famiglie migranti, italiane e straniere, che hanno scelto di iniziare una nuova vita in paese. Un legame che si è tradotto in gesti concreti: accompagnamento nei primi passi, strumenti per un’integrazione reale, e – non ultimo – il contributo fondamentale a mantenere aperte la scuola dell’infanzia e la primaria.
L’incontro si è concluso con una merenda semplice e buona: pane caldo e olio, condivisi come si condivide il pane tra amici. Un grazie sincero al parroco don Mario Mandarini e a tutta la comunità parrocchiale per l’ospitalità.